Mazzo Economico – Standard Elementali

In attesa di mettere finalmente le mani su Theros – Beyond Death e dei prossimi articoli su Draft e Sealed, torniamo a parlare di Standard, e lo facciamo con un mazzo Super Economico come nostro solito.

Come molto spesso accade per questo tipo di mazzi, abbiamo un mazzo tribe basato su creature, e questa volta parliamo di Elementali!

Contrariamente al solito il mazzo che presentiamo è composto da 3 colori, rosso, verde e blu.

Questo per un mazzo budget è ovviamente un grosso limite, ma la presenza dei Gate in standard ci permette di avere una base di mana che, sebbene lenta, è comunque efficace.

Ovviamente è possibile anche limitarsi a due colori, e proveremo in fondo a proporre una build super aggressiva e super economica!!

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Limited for Dummies – Una guida introduttiva

Il Limited è da sempre uno dei formati di Magic più diffusi.

La Wizards ha da sempre sponsorizzato questo tipo di formati, rendendoli parte integrante dei Pro Tour (pardon, Mythic Championship) e dei tornei in generale.

La cosa è facilmente spiegabile, perchè questi formati permettono di vendere bustine, e quindi è interesse della Wizards stessa far si che siano il più possibile giocati.

Ma c’è un altro motivo: sono davvero molto divertenti!

Il Limited

Sotto il termine Limited vanno una serie di formati in cui non si gioca con un mazzo precostruito (proprio dei formati cosiddetti Constructed), ma si deve costruire il mazzo stesso utilizzando le carte contenute in alcune bustine, che vendono distribuite ai giocatori.

Questo permette di avere partite molto diverse e variegate fra loro, perchè sebbene ci siano archetipi o strategie, bisogna poi fare i conti con quello che si ha a disposizione, che non sempre è merce di prima scelta.

Permette inoltre di giocare con carte che difficilmente si trovano negli altri formati, perchè spesso il limitato pool che si ha a disposizione costringe a valutare in modo diverso anche carte che normalmente non prenderemmo in considerazione.

Vediamo adesso quali sono i principali formati limited e quali sono le regole di base, e poi proveremo a dare alcune linee guida che permettano di orientarsi a chi si affaccia a questi formati per la prima volta.

Il Draft

Il Booster Draft ( o semplicemente Draft) è forse il formato limited più giocato in assoluto, perchè spesso viene utilizzato anche come ultime fasi di tornei di altri formati.

Nella sua versione base si gioca in 8 giocatori, e ogni giocatore riceve 3 buste. Queste possono essere buste della stessa espansione, di espansioni dello stesso blocco, o di espansioni diverse (Chaos Draft!).

Tutti i giocatori aprono contemporanemente la prima busta a loro disposizione, e dopo aver analizzato le carte ne prendono una da tenere per costruire il proprio mazzo e passano le altre al giocatore vicino a loro.

A questo punto ogni giocatore riceve le restanti 14 carte, e nuovamente ne sceglie una e passa le rimanenti ancora al giocatore vicino, e così via finchè la prima busta non è stata esaurita.

Solo a questo punto tutti i giocatori aprono insieme la seconda busta, e si ripete la procedura.

Nella prima e nella terza bustina si passano le carte al giocatore alla propria sinistra, in senso orario, mentre nella seconda bustina si passano le carte in senzo antiorario, al giocatore alla propria destra.

Dopo che tutte le carte saranno state passate ogni giocatore avrà quindi a disposizione circa 45 carte (a seconda delle edizioni includeranno tokem, terre base, eccc..), con cui dovrà comporre il mazzo, aggiungendo tutte le terre base che gli sono necessarie.

Il mazzo deve essere di minimo 40 carte, e non esiste la limitazione di avere al massimo 4 copie per ogni carta. Se il giocatore ne ha prese 5 o più le potrà giocare tutte.

Le carte del pool di 40 non utilizzate per comporre il mazzo rappresenteranno la sideboard, e il giocatore può cambiare tra una partita e l’altra quante carte vuole.

Anche se 3 buste per giocatore sembrano poche, la modalità che prevede di passare le carte fra i giocatori fa si che si abbia amplia scelta nella selezione delle carte stesse, e siano quindi sufficienti per costruire un mazzo decente.

Sealed Deck

Questo formato è il secondo più diffuso tra quelli Limited.

Ogni giocatore riceve 6 buste, e con le carte aperte deve costruire un mazzo che abbia le stesse caratteristiche di quelli utilizzati per il Draft.

Anche qui le 6 buste possono essere della stessa edizione, di edizioni di blocchi “vicini” o di edizioni completamente diverse. E’ comunque meno diffuso il Chaos Sealed, anche perchè il pool di carte è abbastanza ridotto, e non è facile costruire mazzi competitivi.

Il nome del formato deriva dal fatto che in origine veniva giocato non con 6 bustine, ma con un Mazzo e 2 bustine.

La Wizards vendeva infatti mazzi di 60 carte, che includevano le regole del gioco, oltre a una ventina di terre, un po’ di comuni, una decina di non comuni e 3 carte rare (le carte Mitiche non esistevano!).

Come detto le regole di costruzione del mazzo sono le stesse del Draft. I due formati hanno delle afifnità, e sono simili per certi versi, ma con differenze sostanziali. Non è però argomento di questo post sviscerare nel dettaglio i due formati, quanto introdurre il Limited in generale.

Altri formati Limited e varianti

Col tempo si sono create moltissime varianti a questi due formati.

La più diffusa probabilmente è quella che prevede il Limited a squadre, soprattutto per il Sealed (il cosiddetto Two Headed Giant, che credo sia l’unico riconosciuto ufficialmente dalla Wizards).

Un altro formato che veniva giocato ma che è un po’ in disuso è il Rochester Draft, in cui si segue una regola simile a quella dell’NBA, in cui i giocatori scelgono per primi a turno dal pacchetto.

In generale gli appassionati hanno creato ogni genere di formato, e non ci sono limiti alla fantasia!

Le Basi del Limited

Qualunque sia il formato che preferite, ci sono alcuni concetti che possono esservi d’aiuto per iniziare a giocare.

Vediamo quindi alcuni aspetti da tenere in considerazione quando si costruisce un mazzo di questo tipo.

Analisi del formato

La cosa che più di tutte caratterizza un torneo di Limited è la composizione delle buste utilizzate.

A seconda dell’edizione delle buste e quindi della composizione del pool di carte il formato avrà delle caratteristiche proprie.

War of the Spark ad esempio è un formato limited abbastanza lento e caratterizzato da bombe, in cui non è semplice costruire una strategia aggressiva.

Al contrario Amonkhet, per esempio, era un formato in cui la meccanica “Exert/Stremare” faceva sì che una strategia offensiva fosse più indicata per sfruttare le caratteristiche delle creature.

Abilità caratteristiche

Come abbiamo già citato, la presenza di particolari meccaniche caratterizza molto un formato.

Ogni edizione di Magic introduce infatti una o più meccniche che caratterizzano l’edizione stessa.

Alcune, come abbiamo visto, sono prettamente difensive. Altre sono invece più offensive. Non tutte inoltre hanno la stessa efficacia.

Altre abilità impattano non solo la costruzione del mazzo, ma anche lo stile di gioco.

In Aether Revolt l’abilità Revolt faceva si che non solo ogni effetto che rimuovesse un permanente avesse più valore, ma anche che spesso un attacco suicida da parte dell’avversario nascondesse un bluff per giovare una carta con Revolt, rendendo i combattimenti molto strategici.

E’ quindi sempre bene soffermarsi a riflettere sulle abilità delle carte del formato utilizzato e cercare di capire come queste possono impattare il gioco, e il valore intrinseco delle carte stesse.

In generale vale il concetto della Sinergia. Carte che da sole possono avere poco valore diventano comunque forti in combinazione con le altre.

Per chi ha giocato il limited di Kaladesh alcune carte Energia risultavano davvero molto forti, e le rendevano preferibili ad altre per il solo fatto che producevano segnalini energia, ed erano quindi sinergiche tra loro (chi ha detto Attune with Aether?.

Tipi di creature o temi di fondo

Un secondo aspetto è relativo alle tipologie di creature.

Alcuni set, come ad esempio Ixalan, hanno un importante focus su creature di un certo tipo. La presenza delle quattro tribe (pirati, tritoni, dinosauri e vampiri) rende efficace una strategia che si concentra su un tipo di creatura e su carte che lo sfruttano.

Altri, come Kaladesh, erano invece molto focalizzati sugli artefatti, e quindi sia gli artefatti stessi che tutte le creature che sinergizzavano bene con gli artefatti guadagnavano valore.

Una carta come Reckless Fireweaver o come Dhund Operative, che normalmente in limited sono molto scarse, in un mazzo con molti artefatti diventano degne di nota.

Anche qui vale il concetto di Sinergia. Una carta va sempre vista anche per l’interazione con le altre carte, e visto che le carte forti in un pool sono poche anche dei piccoli vantaggi vanno considerati.

Bisogna comunque stare attenti a non fare l’errore contrario. Giocare delle carte non forti solo perchè sono sinergiche non sempre vale la pena.

Inoltre un altro aspetto da considerare è avere sia enabler che payoff.

Tornando all’esempio di Kaladesh, se costruisco un mazzo basato sull’energia devo sia avere carte che la producono che carte che la possono utilizzare.

Mana e fixing

Un altro aspetto da considerare quando si costruisce il proprio mazzo è la struttura del Mana, e in particolare se ci sono a disposizione terre bicolori o multicolore.

Il normale mazzo Limited prevede due colori, anche se ci possono essere eccezioni.

Se ci sono terre che danno mana di più colori, soprattutto se a rarità comune, può essere più facile costruire un mazzo con più di due colori.

Lo stesso vale se sono presenti carte che danno mana di più colori, soprattutto in maniera ripetitiva. In questo caso spesso il colore a cui guardare è il verde.

Ci possono però essere anche artefatti che permettono di fixare il mana, come ad esempio Prophetic Prism. In formati che hanno una forte presenza di queste carte è più facile splashare un terzo o addirittura un quarto colore!

Le Comuni

L’altro aspetto da considerare per valutare un formato è quali sono le carte comuni presenti.

Ovviamente molto spesso le partite sono decise da carte non comuni o rare molto potenti, ma le comuni sono le carte che si vedranno in ogni partita, e che quindi caratterizzano il formato in maniera netta.

La presenza tra le comuni di molte carte aggressive renderà il formato in genere più veloce, mentre la presenza di carte a costo ragionevole con costituzione alta rende abilità evasive come volare molto importanti.

Al contrario, se ho molti volanti a rarità comune si può pensare di costruire un mazzo aggressivo con evasione, e magari rende più importanti delle pump spell.

Altro aspetto fondamentale sono le rimozioni: se ho molte rimozioni a rarità comune sicuramente ci saranno più risposte per delle creaturone o delle bombe, mentre se ce ne sono poche vanno prese quando possibile.

Inoltre le rimozioni rosse cambiano anche il valore delle creature: shock o magma spray rendono creature aggressive 3/2 ad esempio meno competitive che in altri formati.

La composizione del mazzo e la curva di mana

Veniamo ora ad alcuni consigli sulla composizione del mazzo.

Come abbiamo detto il minimo è di 40 carte, e su queste 40 il consiglio è di partire da una base di 17 terre per un mazzo a due colori, che nel limited rappresenta la normalità.

Il numero può essere aumentato o ridotto a seconda di quanti colori si giocano, o quanto si è sbilanciati sui vari colori,e soprattutto a seconda della curva di mana.

Questo è un concetto molto importante in limited.

In questo formato infatti le partite sono quasi sempre vinte dalle creature, quindi è importante riempire il board in maniera efficiente.

In genere gli slot più importanti sono quelli intermedi, a costo 2 e 3, a meno che non si abbiano mazzi superaggressivi (in cui anche lo slot a 1 può essere importante) o formati molto lenti, in cui anche i drop a 4 sono fondamentali.

Questo concetto è così importante che è bene conoscere, in caso di draft, il numero e la forza delel creature a ogni livello della curva, e a volte può essere più importante prendere una carta più debole in una parte della curva in cui c’è scarsità di creature.

E’ sempre bene tenere a mente che i turni dal secondo al quarto sono quelli più decisivi, e in cui si decidono la maggior parte delle partite, al netto di quelle decise poi dalle bombe.

Un ultimo concetto di cui tenere conto è la composizione del mazzo in termini di tipologie di carte.

In genere in Limited è sempre necessario giocare almeno un buon numero di creature.. Direi che una 15ina possono essere un buon punto di partenza.

Le rimanenti carte in genere dovrebbero essere rimozioni e qualche combat trick, anche se ovviamente poi tutto dipende dalla strategia. Mazzi più aggressivi avranno meno rimozioni e magari qualche pump spell, mentre mazzi più control devono avere un numero più alto di rimozioni.

A seconda del formato e delle edizioni il livello delle rimozioni e delle altre carte in genere varia, e si possono avere percentuali diverse. War of the Spark di solito vede meno creature, tenendo conto che si giocano moltissimi Planeswalker.

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine di questo post, in cui abbiamo dato alcune informazioni sul Limited.

Ovviamente per quanto riguarda la strategia e gli aspetti da considerare per diventare bravi giocatori abbiamo solo grattato la superficie. Ogni edizione, ogni formato, ha le proprie peculiarità, così come Sealed e Draft hanno delle differenze sostanziali.

Proveremo a discutere di queste differenze in qualche post futuro, ma per il momento spero che questo articolo possa dare alcuni spunti di riflessione per chi vuole iniziare a provare questo splendido formato!

Throne of Eldraine – Le migliori comuni per il Pauper

Ciao a tutti, dopo un bel po’ di assenza dovuta ai più svariati impegni eccoci qui con il nuovo anno a discutere del nostro gioco preferito.

Negli ultimi tempi ci sono state moltissime novità, tra cui il nuovo formato Pioneer, che sta davvero spopolando tra tutti gli appassionati, e che sarà oggetto di un nuovo post.

Non possiamo inoltre scordate Modern Horizons, il primo set disegnato per il Modern, e che ha già portato al ban di Arcum’s Astrolabe in Pauper.

Ma intanto, in attesa di mettere le mani su Theros: Beyond Death, vediamo cosa Throne of Eldraine ha portato in dote al formato più “cheap” di Magic.

Le meccaniche

Come ogni nuovo set che si rispetti Throne of Eldraine ha portato alcune nuove meccaniche di gioco, su tutte le Avventure. Queste carte sono carte doppie, costituite da una spell e da una creatura con effetti e costi di mana diversi.

E’ possibile giocare sia la creatura che la spell, ma se si gioca per prima la spell, dopo la risoluzione la creatura associata va in esilio e può essere giocata da lì.

Questa meccanica è sicuramente interessante, perchè permette il più classico dei 2×1, e anche se spesso gli effetti delle spell sono un po’ meno potenti dei relativi effetti a cui siamo abituati a parità di costo, la possibilità di giocarli senza andare in svantaggio carte è fondamentale.

Ovviamente, come spesso avviene, molte delle spell più interessanti per questa meccanica hanno rarità più alta di quella concessa per il pauper, ma ci sono alcune carte comunque interessanti.

Vediamo quindi, colore per colore, cosa ci offre il set per il nostro formato.

Nero

Il nero non è uno dei colori che sembrano più supportati in questa edizione. Le carte che mi piacciono di più sono Smitten Swordmaster, un interessante esempio di Avventura, ma che in Pauper temo abbia troppo poco supporto per vedere gioco, e Forever Young, che permette in pratica di riprendere in mano una carta creatura dal cimitero, ma con l’upside di poterne sistemare altre in cima al mazzo.

Difficile dire se vedranno gioco, al momento le vedo un po’ indietro nelle gerarchie.

Blu

Il blu è sempre un colore molto interessante, e sebbene non abbia tonnellate di carte giocabili, Merfolk Secretkeeper è una delle comuni più forti.

Insieme a questa, che già sta vedendo gioco in altri formati, abbiamo Didn’t say please, ristampa funzionale di Thought Collapse che porta a 8 il numero di counter a disposizione di un eventuale mazzo mill.

Personalmente penso che un mill deck monoblu possa essere un’opzione interessante da provare, visto che negli ultimi set sta ricevendo molto supporto (chi ha detto Persistent Petitioner???

Altra carta interessantissima è Witching Well: costo 1, permette di fare scry, è un artefatto e quindi ha un tipo molto rilevante per alcuni archetipi già giocati in Pauper, e inoltre nel late permette di pescare due carte.. Che volete di più??

Bianco

Il bianco vede due avventure interessanti, Faerie Guildmother e Ardenvale Tactician. Sono entrambe carte con effetti utili nei due lati, e che quindi permettono di guadagnare vantaggio carte.

Altra carta interessante, anche se a costo abbastanza alto, è Silverflame Ritual: spargere segnalini +1/+1 su tutte le creature è un effetto che in Pauper non è facile da vedere. Il problema che vedo però è che i mazzi che ne potrebbero beneficiare, mono white token ad esempio, giocano spesso un numero di terre molto limitato, e 4 mana non sono pochissimi.

Rosso

Nel rosso interessante è Thrill of Possibility è una ristampa funzionale di Tormenting Voice, ma con il netto upgrade di essere a velocità istantaneo, cosa da non sottovalutare.

Altra carta interessante è Merchant of the Vale, che potrebbe abilitare mazzi con una strategia di looting.

Ma la carta più interessante e divertente è Seven Dwarves. Non so se sarà giocata, ma il flavour è davvero unico… E non vi dico la soddisfazione di draftarne 6 in limited!!!

Verde

Il verde non offre molto al Pauper in Throne. Secondo me l’unica carta degna di nota è Fierce Witchstalker.

Questa bestia comunque è molto interessante! 4/4 travolgere per 4 mana rappresentano già un bell’investimento. E se ci aggiungiamo che produce un Cibo, sicuramente la cosa si fa golosa.

Il Cibo infatti non è altro che un artefatto sacrificabile a 2 mana per guadagnare 3 punti vita. Anche se a rarità comune ci sono poche sinergie, il fatto di produrre un artefatto e di poter guadagnare punti vita è sicuramente un bell’upside in un formato come il Pauper.

Sicuramente la carta potrà vedere gioco.

Artefatti e Terre

Arrivati a questo punto, normalmente tutti gli articoli che raccontano il Pauper liquidano con un: “come sempre le carte più interessanti sono rare…”. Ma Throne of Eldraine rappresenta un’eccezione!

A rarità Comune c’è infatti un ciclo di terre molto interessanti, ognuna con un effetto legato al colore. Queste terre entrano tappate a meno di non avere 3 terre base del tipo giusto in gioco.

Gli effetti non sono devastanti, ma il costo opportunità per giocarle è molto basso, soprattutto in mazzi monocolore non super aggressivi.

Per me le più interessanti sono la blu ( Mystic Sanctuary ) e la nera ( Witch’s Cottage ), ma non mi stupirei di veder giocate anche le altre, visto che sono comunque tutte giocabili (meno la verde forse).

Tra gli artefatti il più giocabile mi sembra Gingerbrute, sicuramente una creatura interessante, che ha rapidità ed è difficile da bloccare. Inoltre il fatto di essere un artefatto è un bel plus.

Interessante anche Crashing Drawbridge , che è una carta molto particolare: è una carta difensiva, ma che permette di dare rapidità a un’altra creatura. Potrebbe essere interessante per mazzi che si devono difendere in attesa di colpire con una combo che necessita di attaccare.

Conclusioni

Throne of Eldraine non è il più forte set uscito per il Pauper, ma ci sono carte davvero interessanti. Le terre secondo me vedranno gioco, e anche altre hanno sicuramente possibilità.

Non vedo l’ora di poterle provare in qualche mazzo!