Brawl – un nuovo formato davvero divertente!

Benvenuti nel mondo del Brawl

Recentemente la Wizards ha presentato un nuovo formato, il Brawl!

Questo formato è un mix tra il formato Standard e il Commander, ed è stato creato recentemente e aggiunto nelle ultime settimane a Magic Online come formato supportato dalla piattaforma.

L’annuncio del nuovo formato ha creato moltissimo hype in tutta la comunità.

Sono moltissimi i giocatori, anche tra i pro, che si sono subito confrontati nella costruzione di brew competitive, e da buon appassionato non potevo farmi scappare l’occasione di fare altrettanto.

Vediamo più in dettaglio quali sono le regole del Brawl e perché può essere una bella occasione per giocare e divertirsi.

Regolamento

Il Brawl, come detto, è un formato a metà tra il Commander e lo Standard.

E’ un formato nato per il multiplayer, anche se devo dire che l’ho provato solamente in 1 vs 1 ed è davvero divertente.

Si gioca con mazzi da 60 carte, e sono legali le carte che al momento compongono lo Standard.

Il mazzo è però composto, in maniera simile al Commander, da un comandante, e da carte in singola copia nei colori di identità del comandante stesso.

Il Comandante può essere una creatura leggendaria oppure un planeswalker,  e devo dire che gli ultimi set, Dominaria su tutti, ha davvero messo a disposizione moltissimo materiale!!

Come in Commander può essere sempre giocato e quando muore può essere rigiocato a un costo addizionale di 2 mana oltre al normale costo di lancio.

Si parte a 30 punti vita, e contrariamente al Commander non si può vincere con un certo numero di danni del comandante. Si vince nello stesso modo degli altri formati classici di Magic (punti vita, segnalini infect, perde chi finisce il grimorio, ecc..).

Per quanto riguarda la lista delle carte utilizzabili, contrariamente all’annuncio iniziale, la lista delle carte bandite sarà separata dallo Standard.

Il giocare carte in monocopia rende meno pericolose alcune combo o carte troppo forti, mentre di contro creature leggendarie sempre a disposizione come comandanti sono troppos bilanciate. Non a caso il primo ban è toccato a Baral, chief of compliance

Divertimento assoluto

Come detto ho provato a giocare un po’ a questo formato, e l’ho adorato!

Ci sono una serie di motivi che fanno del Brawl un formato divertente e accessibile.

Prima di tutto è un formato più economico dei due formati da cui prende ispirazione.

Il Commander è un formato eternal, e le staple costano ormai molto. Inoltre va tenuto conto che il mazzo è comunque composto da 100 carte, cosa che aumenta giocoforza il costo.

Rispetto allo Standard, il non poter giocare più di una copia per carta fa si che le carte più costose siano al massimo monocopia. Questo rende il mazzo più economico, perché le carte che in Standard hanno prezzi molto alti sono poche, e quindi l’investimento è più abbordabile.

Il formato è sicuramente molto meno competitivo rispetto allo Standard.

Per prima cosa è per il momento un formato for fun, dove moltissimi giocatori stanno sperimentando e giocano per divertirsi.

Il giocare carte solo nei colori dell’identità del comandante e il pool di carte ristretto fanno si che il livello medio di competitività sia sicuramente inferiore a quello dello Standard, e vedono gioco carte che normalmente non si vedono sui tavoli di battaglia.

Inoltre è un buon modo per sfruttare le carte che già si hanno per lo standard e creare mazzi nuovi, con regole di deckbuilding diverse, e sicuramente meno affidabili in termini di potenziali combo ma molto diverenti.

Il formato è inoltre più lento rispetto allo Standard: i 10 punti vita in più e la non possibilità di giocare carte in 4x fanno si che le creature efficienti siano in numero limitato, rendendo le partite più lunghe.

Non è raro che in match molto combattuti si arrivi anche alla fine del mazzo!

Brew Brawl

Insomma, un formato divertente, economico, aperto e in cui si possono fare esperimenti… Che possiamo chiedere di più?

Vista la mia passione per i mazzi economici ho deciso di iniziare con un mazzo Brawl che su MTGO costa meno di un tix, sfruttando una tribe che in Standard non è mai stata in grado di affermarsi fino in fondo, salvo pochi casi isolati.

E soprattutto un comandante che in Standard non ha visto gioco, Admiral Beckett Brass!

Pirate Brawl!

Commander (1)
Admiral Beckett Brass

Creature (24)
Siren Stormtamer
Daring Buccaneer
Fanatical Firebrand
Rigging Runner
Skyship Plunder
Storm Fleet Aerialest
Dire Fleet Hoarder
Goblin Trailblazer
Storm Fleet Swashbuckler
Willy Goblin
Dire Fleet Captain
Sailor of Means
Siren Lookout
Deadeye Tormentor
Tomb Robber
Headstrong Brute
lightning-rig Crew
Protean Rider
Fathom Fleet Cutthroath
Captivating Crew
Dire Fleet Neckbreaker
Prosperous Pirates
Storm Fleet Arsonist
Etali, Primal Storm

Spell (9)
Opt
Fatal Push
Cartouche of Zeal
Walk the Plank
Fiery Cannonade
Vance’s Blasting Cannon
Unthetered Express
Helm of the Host
Fell Flagship

Terre (25)
Aether Hub
Evolving Wilds
Highland Lake
Unclaimed Territory
Island
Mountain
Swamp

Il mazzo è ovviamente sub-ottimale 😀

E’ più o meno un’accozzaglia di pirati, che vedono poco o nessun gioco in standard, e che avevo disponibili sul mio account MTGO.

Eppure è sorprendentemente divertente e competitivo: Admiral Beckett Brass è davvero forte: se si riescono ad avere 3 pirati sul campo di battaglia nei primi turni e l’avversario non riesce a bloccare iniziamo a catturare permanenti!

Sicuramente ci sarebbero pirati più forti in standard: Hostage Taker, Kitesail Freebooter, Dire Fleet Poisoner, Dire Fleet Daredevil, ecc.

Ma devo dire che questo mazzo incarna perfettamente lo spirito del Brawl.

Riesce ad essere competitivo a costi bassissimi, è divertente, e gioca carte come Vance’s blasting cannon (per me molto sottovalutata nello standard attuale) e Etali, Primal Storm, quest’ultimo fuori tema e uno strappo al budget, ma avevo voglia di provarla e non l’avevo mai giocata :D.

Conclusione

Come detto il Brawl è un formato divertente.

La sua freschezza e il suo essere “for fun” ne fanno un ottimo modo per avvicinarsi al commander senza spendere e senza ansie, o per dare un senso a molte carte del nostro pool Standard che prendono polvere nei raccoglitori.

Un mazzo fatto in cinque minuti come il mio permettono di avere un sano divertimento e di sperimentare un bel formato, diverso dal solito.

Sicuramente continuerò a giocarlo, e presto posterò anche qualche brew competitiva!

Magic Arena – Beta testing

Magic arena e il nuovo modo di giocare online

Come molti di voi sapranno la Wizards of the Coast ha rilasciato da un paio di mesi la versione Beta del nuovo client Online Magic Arena.

L’obiettivo che si è posta la Wizards è quello di entrare in competizione con altri giochi online, Heartstone su tutti, che stanno prendendo sempre più piede negli ultimi anni.

Questi giochi fanno dell’immediatezza del gameplay e nel design dell’interfaccia  il loro punto di forza.

Rimane aperta la questione di come Magic the Gathering Online e Arena conviveranno nel futuro, anche se i creatori hanno tenuto a ribadire più volte che le due piattaforme hanno target differenti, e saranno entrambe supportate dagli sviluppatori.

Il dubbio però rimane.. Oggi molti giocatori hanno investito somme considerevoli per costruire le loro collezioni su MTGO, e vedere il loro capitale azzerato dalla Wizards comporterebbe una rivolta popolare, dal momento che la Hasbro ha anche ridotto la possibilità della redemption delle carte con le corrispondenti controparti cartacee.

Interfaccia

L’interfaccia appare molto curata e moderna.

Una volta presa confidenza con i menu ci si muove agilmente da una sezione all’altra, e sia le immagini che i suoni sono molto gradevoli.

Nonostante i notevoli dettagli lo scorrimento delle schermae è abbastanza fluido, e la navigazione sufficientemente reattiva. Le icone utilizzate sono chiare e gradevoli. In sostanza non si ha nulla da invidiare alla concorrenza.

Anche l’interfaccia di gioco è molto gradevole, e rispetto a MTGO è immediatamente evidente che tra i due ambienti ci sono 15 anni di differenza.

Il far convivere un’interfaccia moderna e un gioco complesso come Magic sicuramente non è facile, e devo dire che è stato fatto un bel lavoro.

Anche durante la partita infatti l’interfaccia fa il suo dovere, e sono stati fortunatamente riprodotte delle icone che permettono di vedere l’avanzamento delle fasi di gioco e di fermarsi all’occorrenza quando serve.

Un po’ meno evidente è invece il passare da una fase all’altra con il bottone in basso a destra, che qualche volta confonde un po’, così come la fase di attacco.

La partita è stata riempita di animazioni, anche molto gradevoli, ma che rendono molto pesante l’interfaccia.

Questa, benchè sia un elemento necessario per un certo tipo di target, può rappresentare un elemento negativo per chi invece è abituato a MTGO, dove connessione a parte la risposta dei comandi è quasi sempre immediata anche su computer lenti.

Qui se si ha un computer un po’ in là con gli anni la risposta ai click non è così immediata, rendendo spesso difficile la fase di attacco e di selezione dei bersagli.

In generale è comunque stato fatto un ottimo lavoro, e se il target è quello di attrarre nuovi giocatori, soprattutto tra i giovani, l’interfaccia fa il suo dovere.

Gameplay

Anche sul fronte del Gameplay la sfida era impegnativa.

MTGO infatti è un gioco non immediato, che richiede almeno una mezz’ora per una partita, mentre i concorrenti sono giochi molto più veloci, adatti a un tipo di consumo diverso.

MTGA ha cercato di rispondere a questa esigenza in modi diversi. Prima di tutto le partite prevedono un solo round, e quindi i mazzi sono privi di sideboard.

Questo ha un notevole impatto sia sul gameplay che sulla costruzione dei mazzi: pensiamo a carte come Damping Sphere: l’assenza di sideboard la rende molto più complicata da gestire e molto meno giocabile.

Il formato è, per il momento, unico, ed è composto da carte dello standard, ma ad esclusione del blocco di Kaladesh, rendendo di fatto un formato molto diverso da quello a cui siamo abituati.

Anche l’interfaccia è stata pensata per rendere il gioco più veloce, e ad esempio è sufficiente lanciare una carta sul campo di battaglia perché il gioco tappi automaticamente le terre corrette, o indichi il bersaglio da selezionare.

Di contro ci sono dei casi in cui il modo in cui il sistema tappa non è quello desiderato, e bisogna quindi fare attenzione e/o procedere manualmente, ma a livellod i velocità di gioco il miglioramento è notevole.

E’ stato poi pensato un sistema di premi e incentivi al gioco molto simile a quello di altre app o giochi online.

Giocando e vincendo si guadagnano monete, così come riuscendo a risolvere determinate Quest, come il lanciare un certo numero di magie di un certo colore o vincere un tot numero di partite in un determinato tempo.

Questo motiva il giocatore a cointinuare a giocare, oltre a spingerlo a provare mazzi diversi dal solito.

Economia

Eccoci arrivati a quello che forse è il punto più importante e interessante da discutere, quello dell’economia.

Il trading è uno degli aspetti che da sempre caratterizza Magic,e anche su MTGO è talmente sviluppato che ci sono centinaia di bot che non fanno altro che rendere il mercato liquido e comprare e vendere continuamente carte e altri oggetti.

In MTGA questo aspetto è completamente assente.

E’ possibile, come detto, vincere dei pacchetti, o comprarli direttamente dallo store, ma non è possibile al momento scambiare o comprare delle carte.

Queste possono essere ottenute o aprendo dei pacchetti oppure scambiandole per le cosiddette Wildcards: queste sono in pratica dei segnaposto che si trovano nei pacchi stessi o negli scrigni, e servono per acquisire una carta della rarità corrispondente.

In pratica una wildcard mitica potrà essere scambiata per una qualsiasi carta mitica, una rara per una qualsiasi rara, e così via. Il valore delle carte è uguale indipendentemente dalla carta stessa, conta solo la rarità.

Ogni volta che si apre un pacchetto cresce anche il livello del Vault, dello scrigno. Quando si è raggiunto il 100% si ottengono delle wildcards addizionali (1 mitica, 2 rare e 3 uncommon).

Non avendo alcun controllo sulle carte da acquisire capita poi spesso che si ottengano più di 4 copie della stessa carta. Se così avviene, le copie addizionali vengono “consumate”, e vanno ad aumentare la percentuale di completamento del Vault, anche se di poco.

Non è infatti possibile scambiarle o barattarle per altre carte, nemmeno con ratio peggiorativi (in Heartstone se non sbaglio si possono scambiare 4 carte per una a propria scelta, a parità di rarità).

E’ quindi molto più complicato farsi un mazzo rispetto a MTGO, soprattutto se è un mazzo con molte mitiche e rare. Aldilà del costo, il problema è che si è costretti ad aprire pacchetti senza alcun controllo sulle carte che otteniamo, e le wildcards sono spesso molto poche per costruire un mazzo competitivo.

Questo rende quindi il gioco meno appetibile per giocatori competitivi, che magari oggi sfruttano il mercato di MTGO per passare agilmente da un mazzo all’altro o per testare i deck per i tornei. Farlo su Arena sarebbe davvero difficile e frustrante!

Conclusioni

Dopo aver provato MTGA le mie impressioni sono senz’altro positive!

Il gioco è motlo bello, e riesce a combianre in maniera molto ben riuscita la complessità di Magic con l’immediatezza di un gioco moderno o di una app.

La cosa che meno mi convince è il sistema economico: da una parte è vero che si permette a tutti di giocare e di avanzare, ma è vero che è davvero complesso farsi un mazzo tier 1 come quelli a cui siamo abituati se non impiegando ore e ore a aprire pacchetti e a sperare di trovare wildcards o carte giuste.

Questo fa si che la maggior parte dei mazzi che si vedono siano mazzi “semplici”, lineari, con molte comuni e non comuni.

Questo non è necessariamente un male: il meta probabilmente sarà più variegato, e se lo scopo è attrarre nuovi giocatori sicuramente il poter giocare e avanzare anche senza spendere è un plus notevole.

Di contro per chi gioca a livello competitivo non ci sono paragoni con la versatilità e la rapidità con cui su MTGO si cambiano e si costruiscono mazzi competitivi.

Altro aspetto da considerare è come evolverà il formato: quando le carte non saranno più legali in standard e non potranno essere giocate la lentezza nel sostituirle e costruire nuovi mazzi potrebbe frustrare molti giocatori.

Il problema può essere ridotto introducendo una sorta di Modern anche qui, ma alla fine il fatto che per ottenere un nuovo mazzo standard come lo vogliamo serva molto tempo e soprattutto molta aleatorietà potrebbe scoraggiare i giocatori più assidui.

In attesa che la Wizards ci sia queste risposte comunque il giudizio è positivo: il gioco è ben fatto e piacevole, e sembra adatto ad attrarre un pubblico di nuovi giocatori e di giovani che magari potrebbero poi approdare al gioco cartaceo o a MTGO, su cui per ora continueranno a giocare tutti i giocatori competitivi.

Se anche voi avete provato MTGA fatemi sapere cosa ne pensate!