Hour of Devastation – Ultima espansione prima della rotazione – Mono Green Stompy Budget

Siamo al Pro Tour di Hour of Devastation

Ciao a tutti,

dopo un bel po’ di assenza dovuta ad impegni vari e pressanti, eccomi a riscrivere nuova mente su queste pagine, proprio mentre è in corso il Pro Tour di Hour of Devastation.

Hour of Devastation è l’ultima espansione prima dellagrande rotazione di settembre, in cui Battle for Zendikar, Oath of Gatewatcher, Shadows over Innistrad e Eldritch Moon abbandoneranno lo standard.

Il Pro Tour sta già mostrando alcuni vecchi archetipi (mono nero Zombie, praticamente invariato rispetto al trionfo al Pro Tour Amonkhet) e alcuni nuovi mazzi come il mono rosso aggro, ora da tutti nominato Ramunap Red per l’utilizzo dei deserti, e in particolare di Ramunap Ruins.

Al momento il grande assente è il UW Monument, un mazzo che negli ultimi tempi sembrava onnipresente su MTGO e che almeno personalmente aspettavo come uno dei protagonisti annunciati del Pro Tour (che come sempre riserva qualche sorpresa). Tra le carte non si sono visti nè gli dei di  Hours of Devastation nè soprattutto il Champion of Wits, una delle carte più attese dell’intera espansione.

Mono Green Stompy

In attesa però di vedere come si trasformerà il formato e quali archetipi riusciranno ad affermarsi, e soprattutto quale mazzo la spunterà al Pro Tour,  vi propongo un mazzo che sto giocando negli ultimi tempi, e che con un budget molto limitato permette di costruire un deck in grado di competere con alcuni dei Tier del formato stesso, e che permette di conoscere alcune delle novità di Hour of Devastation.

Ecco qua la lista:

Terre (20)
Desert of the Indomitable
Hashep Oasis
Sunscorched Desert
Forest

Creature (28)
Greenbelt Rampager
Kessig Prowler
Duskwatch Recruiter
Lambholt Pacifist
Longtusk Cub
Narnam Renegade
Resilient Khenra
Ramunap Hydra

Spell (12)
Blossoming Defense
Attune with Aether
Rhonas’s Last Stand
Sideboard (15)
Natural State
Appetite for the Unnatural
Rabid Bite
Creeping Mold
Plummet

Il mazzo

Il mazzo è molto semplice e lineare, anche se non banale da giocare in alcune decisioni, e sfrutta la forza del verde e le solite creature molto efficienti e “ciccione” per sopraffare l’avversario.

La curva del mana è abbastanza schiacciata verso il basso, ma ci permette comunque di avere accesso a creature molto interessanti. Inoltre l’utilizzo di Attune with Aether permette di tenere il conto delle terre molto basso (il mazzo ne gioca 20) e di fornirci energia per il Greenbelt Rampager, oltre a darci una mano a limitare i mulligan e .

Creature

Il verde è da sempre il colore delle creature più efficienti, e l’attuale Standard non fa eccezione.

Tra i drop a 1 abbiamo il Greenbelt Rampager, che è comunque un 3/4 che può scendere a turno 2, e Narnam Renegade, utile per rimuovere creature scomode e che permette di far leva sul Rampager per scendere con un segnalino +1/+1 grazie a Rivolta.

Salendo sui drop a 2 la stella è il Longtusk Cub, che se non viene rimosso velocemente dall’avversario può facilmente diventare difficile da gestire (anche se rimane sempre fragile contro Fatal Push.

Altra carta interessante è Rhonas’s Last Stand: sicuramente il drawback è importante, perchè non stappare le proprie terre è pesante, ma poter giocare un 5/4 al secondo turno (magari on the play) e poi al terzo farlo seguire magari da un Rampager o altro drop a 1 può essere devastante.

Poi due vecchie conoscenze come Lambholt Pacifist e Duskwatch Recruiter, oltre al nuovo Resilient Khenra, che può rappresentare anche un utile finisher se si va in là con la partita.

Il top della curva è rappresentato dal Ramunap Hydra. Questa carta è praticamente sempre un 4/4, mentre in late può diventare un 5/5, e le tre abilità sono veramente utili e ne fanno un finisher e uno stabilizzatore.

Deserti

I deserti sono una delle tipologie di carte che vedremo in Standard per tutti i prossimi mesi. Sono infatti terre che hanno un costo di opportunità molto basso, e in cambio forniscono abilità che li rendono versatili e utili.

Inoltre 12 deserti permettono di triggerare la nostra Hydra, rendendola praticamente sempre un 4/4 (almeno).

Sunscorched Desert era già presente in Amonkhet, ma non ha visto troppo gioco. Permette però di fare un danno all’avversario, danno non bloccabile o counterabile se non con Disallow o simili, e quindi in un mazzo che punta a vincere velocemente può essere utilissimo.

I nuovi deserti di Hour of Devastation sono utilissimi: Desert of the Indomitable permette invece di avere una terra che, al costo di entrare tappata, permette di ciclarsi in late game, riducendo il rischio di mana flooding. Inoltre permette di pompare l’Hydra (anche a velocità instant) mettendo un deserto nel cimitero.

Hashep Oasis è forse la carta più interessante: nonostante ci possa costare qualche danno se abbiamo carenza di mana verde, permette in late di mandare un deserto nel cimitero e di dare +3/+3 a una creatura (anche più volte in turni successivi, se abbiamo deserti da sacrificare), rendendo utile anche un deserto pescato in late, e permettendo di sfruttare la solita Hydra come finisher (con questo in campo e un altro deserto da sacrificare abbiamo un 8/8 travolgere, vigilance e reach, anche se non a velocità instant).

Come detto quindi il costo di giocare questi deserti è limitato, mentre l’upside può essere notevole.

Sideboard

La sideboard è molto semplice e lineare, con carte che permettono di contrastare artefatti, incantesimi, terre e volanti scomodi, per cu iil verde è normalmente debole.

Al momento mancano carte di hate per il cimitero (hour of devastation ce ne mette a disposizione alcune) e per i planeswalker (più difficile da risolvere in un monoverde), ma il mio consiglio è di aspettare e vedere come si configurerà il meta dopo il Pro Tour.

Conclusione

Questo mazzo è divertente, e sembra sufficientemente competitivo per essere giocato nel meta attuale, nonostante il basso costo.

In attesa di vedere i risultati del Pro Tour e di scoprire quali brew si saranno rivelate vincenti potrebbe essere un’aggiunta alla vostra collezione, e considerato il fatto che non è stato sotto i radar nel fine settimana il fattore sorpresa potrebbe dare qualche soddisfazione ulteriore.